Archivio della categoria: Modi di dire e proverbi

Raccolta 01

 Raccolta tratta da Rosanna Bernini Forzoni, Ezio Bernini (a cura di), C’era una volta …Castellina, Poggibonsi 1994, pp. 113-115.

A vent’anni la bellezza de’ ciuchi.

Accidenti a chi t’ha legato il bellico.

Accidenti a chi t’ha sciolto.

Bello in fasce, brutto in piazza.

Caldo e gelo non rimangono in cielo.

Carta canta villan dorme.

Chi ‘unn’ha lilleri ‘un lallera.

Chi di venti ‘un n’ha, di vent’uno n’aspetti.

Chi fila ha una camicia, chi un fila n’ha due.

Chi lascia la strada vecchia per la nuova spesse volte male si ritrova.

Chi vuol grazie, a Dio ricorra.

Chi vuole andia e chi non vuole mandi!

Col padrone non si fa guerra: se non paga il cielo, paga la terra.

D’Aprile ogni gocciola mille lire.

D’aprile, la pecora ride.

Da Monte Lupo [sic] si vede Capraia, Dio fa la gente e poi l’appaia.

Donne e boi dei paesi tuoi!

È meglio un vecchio nel “canto” che un giovane nel campo!

Far le nozze coi fichi secchi.

Giugno la farce in pugno!

Hai voluto la bicicletta? O’ pedala!

Il caldo delle lenzuola non fece bollir la pentola!

Il meglio companatico è l’appetito!

Il porco pulito non fu mai grasso!

L’acqua d’aprile fa crescere e rimbecillire.

Le bellezze finiscono, il catrame rimane.

Maggio ortolano, tanto paglia e poco grano!

Maiali ruggire, quattrini sonare!

Non dar noia al can che diace perché ha qualcosa che ‘un gli piace!

O che tu mugoli o che tu mugoli pan di legno e vin di nugoli.

Pazienza e cenci chi c’è ci stia e chi non c’è non c’entri.

Peggio un mal detto che un mal fatto!

Per la candelora affacciati sull’aia, se tu vedi verzigar non ti rallegrare. Se gli è sole solicello siamo in mezzo all’inverno, o che nevichi o che piova dall’inverno siamo fora.

Per San Marco, le pecore saltano il varco!

Per Santa Lucia lascia la ghianda e prendi l’uliva!

Per volere che sia contento il contadino, la sera levante, la mattina marino!

Poche parole, ma bone!

Quando brucia la casa del compagno prepara l’acqua per la tua.

Quando il grano ha la resta, non vuole acqua in testa.

Quando il Montenaggio ha il cappello, guarda fori e prendi l’ombrello.

Se ci si mette a fare i cappelli nascon gli uomini senza testa.

Socera e nora tempesta e grignola.

Tempo e Signoria non vi prendete malinconia.

Vin d’un anno, pan d’un giorno!