In Toscana, Castellina, 27. ; Vandalismo –
“Nell’aprile 1902 in prossimità di questo paese, sopra un ridente poggio denominato « Montecalvario » fu scoperta casualmente una tomba che fu giudicata di costruzione etrusca e di carattere ciclopico, quindi della massima importanza artistica e scientifica. E per giudicare se veramente è tale, basta leggere la elaborata e dotta relazione dell’ill.mo signor comm. Dilani direttore del Museo archeologico di codesta città, dell’anno 1905.
Di più ancora, l’egregio prof. Pellegrini, inviato qui dallo stesso Museo per il primo, nella sua relazione del 25 gennaio 1904 rimessa alla direzione, così si esprime: « Per mio conto posso aggiungere che la tomba di Montecalvario, magnificamente costruita a blocchi e lastroni bene squadrati in prevalenza di calcare alberese, costituisce uno degli esempi più belli di architettura sepolcrale a vani di pianta quadrangolare, che io abbia mai veduto in tutta quanta l’Etruria. » Dopo tutto questo oggi si vede questo insigne Ipogeo abbandonato e ridotto in malo modo per l’incuria di coloro che sono a Capo del patrimonio artistico nazionale. Non si permise ai proprietari di scavare, anzi si contestò la contravvenzione ad uno di questi perché mise allo scoperto un’altra tomba senza il dovuto permesso. Avvertasi che il monumento minaccia rovina, quindi, niente di più facile che alla prossima stagione invernale si riduca un ammasso di rottami. E allora di chi la colpa e la responsabilità ? Ritornerò più a lungo sull’argomento se non si provvederà con la voluta [sic] sollecitudine alla conservazione di questo artistico monumento.“
